Il Castello -  Astra 6-4

Torneo di Felino

 

Stasera sputiamo i peli,dopo aver mangiato il gatto l'altro ieri ed ingoiamo due bei Marron glacé che sanno di rancido.

Bellissima gara che comincia con lo svantaggio quasi immediato nato da una mancata chiusura sulla nostra sinistra e palla che parte a campanile e si infila calibrata sotto al sette. Nulla da fare per l'incolpevolissimo Simo che si vede destinato a venir trafitto da campanili imprendibili.

Non incassano passivamente il colpo i novantasei che cominciano a macinare gioco ed a chiudere sempre più gli avversari nella loro metà campo. E tra tiri , svirgolate e sfortune varie finisce un bel primo tempo che lascia a sperare per l'alta qualità di gioco.

Secondo tempo che parte ancora all'attacco e grazie a questa pressione mettiamo in difficoltà più di una volta la retroguardia "blaugrana" finchè da una corta respinta del portiere Ale prende la palla e con un angolatissimo tiro beffa la difesa avversaria e riaccende le nostre speranze. Passano pochi minuti però che una incursione sulla sinistra (il lato difensivo più debole della squadra essendo il Ferro uno dei più coriacei ed intuitivi sotto l'aspetto aggressivo ma ancora ingenuo in fase ci contenimento) vede il sette avversario infilare Simone con un bel tiro e riportare in vantaggio gli avversari. Cambia la musica sulla fascia sinistra quando la freschezza e l'irruenza di chi il calcio lo vive ogni istante della giornata come per il Dadda si fa sentire. Belle giocate a e nuovo vigore per le altre punte ma non è da qui che nasce l'idea, ma da una azione sulla destra che vede un perfetto cross di Ale (uguale e simmetrico a quello ricevuto la scorsa partita da Marco) cadere sulla capoccia di Dadda sapientemente piazzato in mezzo all'area piccola. Palla indirizzata e pareggio.

Poi ancora un paio di occasioni sprecate, un pallonetto finito sulla traversa di Marco e triplice fischio.

E qui, il dramma. Si perchè non sapendolo o non ricordandolo, veniamo spiazzati quando l'arbitro chiama i capitani per scegliere la porta nella quale tirare i calci dal dischetto. Frenesia; tiro io no, tira tu, che andiamo alla lunetta . Partiamo noi e la palla colpisce la traversa; loro segnano. Ripartiamo noi col Manzo e rete; anche loro. Ennesimo tiro nostro con Dan e rete; loro ancora realizzano. Noi dal dischetto e banalmente fuori; loro insaccano e festeggiano. A noi i soliti complimenti da parte di tutti anche del pubblico imparziale ma alla fine dei conti, le solite mosche in mano. Bravo e corretto l'arbitro.